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Cresce la domanda per lavorare con l'affiliazione, nonostante i tagli ai budget

Scritto da 4 tempo di lettura

Il coronavirus ha stravolto le strategie pubblicitarie dei retailer, eppure sono tantissimi gli editori che stanno iniziando a lavorare con l'affiliazione. 

I dati raccolti in questo ultimo periodo ci hanno rivelato un insight interessante: l'approvazione delle domande d'iscrizione al nostro network è raddoppiata da quando il lockdown è entrato in vigore nei paesi europei. A partire da metà marzo circa infatti, il totale delle domande d'iscrizione alla nostra piattaforma è aumentato dell'80%, prima di avere un'altra accelerazione in aprile. Questa situazione si è verificata anche in concomitanza all'annuncio di Amazon, che ha deciso d'interrompere numerose partnership, molte di lunga data, con alcuni dei suoi editori.

A questa decisione ha fatto seguito la notizia che le commissioni del programma di affiliazione di Amazon sarebbero state tagliate fino all'80%. Tutto questo ha portato un aumento del 150% delle domande d'iscrizione su Awin, rispetto alla media di gennaio e febbraio.

Awin come sempre ha valutato singolarmente ogni richiesta di affiliazione. Segmentando i dati dal 1° gennaio al 21 aprile  su base settimanale, la tendenza alla crescita nel mese di marzo si è poi accentuata a metà aprile (16° settimana):

Grafico elaborato da Awin

Il coronavirus ha decimato gli investimenti di marketing in tutto il mondo. Secondo un recente sondaggio condotto da IAB US su 400 aziende, il 74% ritiene che la pandemia avrà un impatto maggiore rispetto alla crisi finanziaria del 2008, e sette aziende su dieci hanno messo in pausa o adeguato di conseguenza la spesa pubblicitaria prevista. Una su quattro ha fermato tutta la pubblicità fino alla fine di giugno e, pur essendo tradizionalmente resistente ai cambiamenti, anche la spesa nel digital è diminuita del 33%.

Anche l'affiliate marketing ne ha risentito e brand anche molto conosciuti, come l'americano Macy's, hanno sospeso i loro programmi di affiliazione. In particolare il settore viaggi, ovviamente, è quello che ha subito le maggiori perdite, ma nonostante ciò Awin sta continuando a svolgere più del 95% delle sue attività come di consueto, offrendo ai tanti nuovi editori l'opportunità di colmare gap di fatturato che potrebbero avere da altri canali.

A livello globale le commissioni ad aprile sono superiori del 25% rispetto allo stesso periodo del 2019, poiché i consumatori come sappiamo continuano a fare shopping sugli e-commerce, e le vendite in alcuni vertical come beauty e accessori per la casa sono raddoppiate,  offrendo una consolazione agli editori, di tutti i vertical.

L'acquisto di beni, ma anche servizi, online sta registrando una domanda (e una crescita) senza precedenti. Ad esempio nel nostro paese il 12% degli italiani ha usato per la prima volta il canale digitale per fare la spesa e i volumi degli ordini sono raddoppiati. L'ecommerce infatti in Italia ha continuato a crescere anno dopo anno, senza subire crisi, neanche nel 2008, e oggi si sta assestando su una crescita del 20% YoY.  Pur essendo ritenuto un canale secondario, l'ecommerce sta "rubando" spazio al retail tradizionale e quindi sta trainando i consumi anche in un momento delicato come questo.  

Nel frattempo, molti editori devono affrontare un calo delle entrate poiché il blacklisting delle parole chiave legate al coronavirus sta portando al conseguente blocco delle pubblicità display e a una riduzione dei volumi. Alcuni di questi siti facevano affidamento  anche sul programma di affiliazione di Amazon e dunque ben si spiega questa nuova attenzione rivolta ad altre forme di affiliate marketing, fino ad ora inesplorate. L'affiliazione quindi si sta dimostrando un canale interessante e facilmente percorribile sia per gli editori ma anche per i brand, come dimostra l'aumento delle richieste di collaborazione lato advertiser e il successo del nuovo progetto Awin Access, pronto a partire anche in Italia. 

Poiché i cambiamenti delle commissioni di Amazon sono al momento limitati agli Stati Uniti, l'aumento maggiore delle domande d'iscrizione si è registrato in Awin USA e ShareASale. Da metà marzo a metà aprile, gli editori sono corsi sui nostri network e il nostro team ha prontamente elaborato un numero di application quasi quattro volte superiore alla media:

Grafico iscrizioni publisher

Come parte della strategia di onboarding e supporto ai publisher Awin ha formato una taskforce per accelerare tutte le application e dare una risposta entro 24 ore, lo stesso sta facendo per velocizzare i tempi di approvazione sui vari programmi degli advertiser. È stato inoltre creato uno strumento di ricerca del prodotto (Product Finder) per aiutare gli editori a trovare articoli specifici con i deeplink di accompagnamento.